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Il Rinascimento

 

Il rinascimento nasce in Italia, in Toscana, alla inizio del ‘400 e si diffonde in tutta Europa, principalmente al nord, ancora con forti influenze gotiche. Questo movimento dura fino al ‘600, così distingueremo tutta l’epoca in tre periodi di produzione:

  • Il primo Rinascimento, con centro Firenze e la Toscana (1400-1500) adotta uno stile lineare, i mobili sono arricchiti solo da bassorilievi ottimale a ogni lavorazione e ha colore naturale caldo e intenso. Tagliati con segacci in tavole di circa 3 cm, spianate con pialle e piallacci e poi levigato con pezzi di vetro o lamine affilate, ma le parti non in vista presentano ancora i segni irregolari dei denti delle sega a mano. Le assi di grande larghezza venivano assemblate con fitti incastri a coda di rondine; le ante erano di un unico pezzo rinforzate con legni controvena per evitare deformazioni. In un primo momento le cornici erano ancora incise nel legno massello con attrezzi simile a pialle, ma con uno e più ferri sagomati, in seguito furono modanate a parte e applicate “a riporto” con chiodi di forma piatta triangolari, allo scopo di coprire le code di rondine, altrimenti a vista.

Si usavano grossi chiodi a forma piramidale con testa schiacciata e punta doppia, che veniva divaricate e ribattute; la ferramenta veniva occultata alla vista; si applicavano cardini ad anello, mentre le serrature erano poste all’interno.

La lucidatura era effettuata con olio di lino o cera d’api eventualmente colorata con essenze vegetali. Anche le parti interne erano in noce anche se non levigate e lucidate come l’esterno.

La tipologia del mobile si arricchisce. Si continuano a produrre cassoni, con metodi costruttive e decorative apparentemente ancora gotiche, ma la ripartizione del frontale in riquadri, il cornicione che funge da basamento e la cornice sotto-coperta tradiscono chiaramente il nuovo stile.

Dal cassone deriva la cassapanca, di proporzioni monumentali con diritta spalliera divisa in riquadri e braccioli che più tardi si ampliano, contenendo profondi cassetti, o si curvano armoniosamente.

Sgabelli con fondo ottagonale a tre o quattro piedi o a due gambe piene e con schienale, sedie pieghevoli a stecche o a pettine, sedie chiudibili del tipo “dantesca” o “savonarola”.

Il tavolo rettangolare, a cavalletti fissi(capretta), poi sorretta da due grandi gambe , che vengono sagomate  a forma di vaso rovescio di scudo cui un traverso darà maggiore stabilità. I letti hanno testiere e pediere diritte e riquadrate che poggiano su pedane che possono essere piuttosto alte e contenere il corredo della camera da letto in vani accessibili alzando il coperchio.

Compaiono gli stipi, nella prima forma di piccoli stipi ad anta, ed infine la credenza, destinata nel secolo successivo ad un ruolo fondamentale. Gli stipi e le credenze del ‘400 sono semplici e sobriamente decorati, ancora con intarsi di tipo certosino e con cornici lisce, dentellate o perlinate.

Mobili – inginocchiatoio con antina e piano inferiore apribile, mobile per libri e per scrittura e persino attaccapanni e cappelliere testimoniano di un diverso modo di concepire la vita e della volontà di circondarsi di nuove agiatezze.

  • Pieno Rinascimento, che interessa l’Italia centro-settentrionale escluse le zone alpine e il Piemonte (1500-1540) lo stile esalta l’armonia fra architettura e decorazione. I mobili decorati con intarsi che richiamano elementi architettonici, paesaggi e naturalistici di altissimo pregio.
  • Il tardo Rinascimento, in Italia e molta parte d’Europa, (dal 1540 a oltre il 1600) nei primi del’600 cominciano a perdersi la compostezza e l’equilibrio rinascimentale, lo stile scivola verso l’esuberanza del Barocco caratterizzato da forme pesanti, decorazioni eccessive ed intagli lugubri. Gli ebanisti in questo periodo diventano veri artisti e firmano i loro manufatti.

Non è semplice delimitare lo stile Rinascimento nell’arredamento e nel mobilio, infatti i mobili di transizione dal Gotico al Rinascimento hanno elementi di entrambi gli stili, essi sono di produzioni tarde, mentre in certe zone d’Italia e fuori d’Italia l’affermazione dello stile rinascimentale non fu immediato né simultaneo.

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